La settimana dedicata al diabete si è conclusa da pochi giorni ed il bilancio anche quest’anno ci conferma l’utilità dell’iniziativa, incoraggiandoci a proseguire!
Nella nostra farmacia, numerosi sono stati quelli di voi che sono venuti a misurarsi la glicemia: tra questi alcuni hanno scoperto di dover approfondire con il loro medico dei risultati fuori norma.Tra i pazienti diabetici che si sono sottoposti alla verifica, alcuni hanno avuto conferma della loro buona aderenza alla terapia, altri della necessità di impegnarsi di più, cosa nella quale ci impegneremo a sostenerli.
Noi continuiamo ad informarvi, cercando di aiutarvi a prendervi cura della vostra salute.

Troppo zucchero per gli italiani!

Stando ai dati dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare dell’Istituto superiore di sanità, gli italiani assumono più del 20% del fabbisogno calorico giornaliero da zuccheri: il doppio di quanto raccomandato. Il surplus non viene metabolizzato a scopo energetico, ma immagazzinato sotto forma di grasso, aumentando il rischio di sovrappeso e obesità. Conseguenza: crescono i pericoli di cronicità e di problemi metabolici che si riflettono anche su cuore e vasi. Un dato per tutti: l’obesità è il più pericoloso dei fattori di rischio perché aumenta di ben sei volte la probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 2. E purtroppo, di conseguenza cresce anche il rischio cardiovascolare.
L’OMS raccomanda che gli zuccheri semplici (esclusi cioè quelli complessi come l’amido contenuto nei cereali e nei loro derivati) non costituiscano più del 10% dell’assunzione giornaliera di energia totale.

Dunque attenti a quello che mangiamo, soprattutto agli alimenti che contengono zuccheri aggiunti, alcuni dei quali  forse nemmeno sospettiamo… 
In natura esistono piante in grado di sostenere il metabolismo degli zuccheri nel nostro organismo!Come spesso accade, la ricerca scientifica trae validi spunti dalle tradizioni locali e le piante che compongono il nostro VEROGLICEM sono impiegate da secoli in oriente per ridurre la glicemia.

È un rimedio millenario della medicina ayurvedica, gli indiani la chiamano Gur-Mar che significa distruttore di zuccheri e la Gymnema sylvestre lo è davvero in molti sensi! 
Le sue figlie sono ricche di acidi glicosidici che possiedono una struttura molecolare molto simile a quella del glucosio grazie alla quale inibiscono in modo reversibile i recettori per il glucosio a livello delle papille gustative e dell‘intestino.Infatti l’azione“distruttrice” della Gymnema inizia in bocca: basta masticare le sue foglie per accorgersi di aver perso, temporaneamente beninteso, il gusto del dolce (insieme a quello dell’amaro mantenendo invece l’acido ed il salato). 
Ma il grosso del suo “lavoro” questa pianta lo compie nell’intestino dove gli acidi glicosidici si legano ai recettori responsabili del transito del glucosio attraverso la parete intestinale, tenendoli occupati ed impedendo così al glucosio di passare.Questo blocco avviene poco dopo l’assunzione della pianta e dura 5-6 ore arrivando a ridurre l’assorbimento intestinale del glucosio fino quasi a un 50% ed andando quindi a ridurre la glicemia postprandiale, quella basale (se la Gymnema viene assunta regolarmente) ed anche le proteine glicate, cioè quelle proteine che si legano al glucosio quando questo è in eccesso nel sangue e che possono essere dannose per reni, occhi e apparato cardiovascolare!
Alcuni studi clinici hanno evidenziato che l‘assunzione prolungata di Gymnema, in pazienti diabetici, induce un progressivo aumento dei livelli di insulina nel sangue suggerendo che questa pianta potrebbe proteggere le beta cellule del pancreas che la producono e favorirne la rigenerazione (il condizionale è d’obbligo poichè ancora pochi sono gli studi in questa direzione).Recentemente la gymnema viene studiata anche per la sua possibile riduzione dei lipidi ematici: si è visto infatti che, dopo la sua assunzione, aumenta l’eliminazione di colesterolo e acidi biliari attraverso le feci!

Originaria dell’India e delle Filippine, la Banaba ( Lagerstroemia speciosa ) lavora in perfetta sinergia con la gymnema!Infatti l’acido corosolico contenuto nelle sue foglie mima gli effetti dell’insulina stimolando l’ingresso del glucosio nelle cellule dell’organismo. Inoltre sembra che nelle foglie di Banaba vi siano sostanze, attualmente oggetto di approfondimento, in grado di ridurre la generazione di nuove cellule adipose.
Dunque Gymnema e Banaba sono un valido aiuto non solo nella regolazione del metabolismo degli zuccheri ma anche per la riduzione del peso corporeo! 
Non è certo per un caso!E’ risaputo che il legame sovrappeso/diabete è molto stretto!!

Le variazioni dei livelli di glucosio nel sangue determinano la comparsa del senso di fame: quando la glicemia scende al di sotto di una certa soglia si ha fame.Così pasti che aumentano eccessivamente la glicemia innescano una proporzionale risposta dell’insulina per facilitare il passaggio  del glucosio dal sangue alle cellule, determinando lo stimolo della fame ed il desiderio di dolci anche se si è appena finito un pasto abbondante.
É importante ricordare che l’integrazione con queste piante non è utile né tanto meno efficace senza un adeguato stile di vita con particolare attenzione all’alimentazione ed all’attività fisica!!!