Il freddo, l’umidità, la frequentazione di luoghi chiusi ed affollati (scuole, uffici,cinema ecc.) favoriscono la comparsa e la diffusione delle cosiddette malattie da raffreddamento: raffreddore, mal di gola, influenza…
Un abbassamento delle nostre difese immunitarie non ci rende più vulnerabili solo agli agenti infettivi esterni come batteri e virus ma anche nei confronti di “nemici” interni come cellule danneggiate o alterate della cui “inattivazione ed eliminazione” si occupa sempre lui!
COSA POSSIAMO FARE PER MANTENERE SANO IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO?
Preservare il nostro microbiota intestinale mediante l’utilizzo di probiotici. Il microbiota è l’insieme dei batteri che vive nel nostro intestino senza nuocere all’organismo ma piuttosto instaurando con lui una « relazione » di reciproca utilità sostenendolo in molte sue attività biologiche a lui indispensabili in cambio di nutrimento. Il microbiota ha un ruolo centrale nello sviluppo del sistema immunitario e nella modulazione della sua attività, inoltre colonizzando l’intestino svolge una funzione “barriera” impedendo la proliferazione dei batteri patogeni.
Scegliere un’alimentazione varia e ricca di frutta e verdura è fondamentale anche per la salute del nostro sistema immunitario. Esso trarrà beneficio in modo particolare dai prodotti di stagione, che guarda, caso sono ricchi di vitamina C (come cavolo, verza, broccoli, agrumi) e di zinco (come frutta secca e legumi), due micronutrienti fondamentali per la loro azione di sostegno delle nostre difese.
Lavarsi spesso le mani e ricordarsi di arieggiare gli ambienti chiusi è il modo più semplice ed efficace per ridurre la diffusione di virus e batteri.
Smettere di fumare! Il fumo crea nel nostro corpo le condizioni per essere più esposti alle infezioni, “affaticando” così il nostro sistema immunitario e riducendo l’attività delle sue cellule in generale.
Negli ultimi anni si è compreso che il sistema immunitario “dialoga” con quello nervoso attraverso una comunicazione bidirezionale: l’uno influenza il funzionamento dell’altro! Per questo un periodo di particolare affaticamento e di stress possono rendere più vulnerabili le nostre difese, quindi è importante anche:
- Dormire a sufficienza e bene!! Un sonno adeguato per qualità e quantità non ci aiuta solo nel recupero delle energie impiegate durante il giorno ma è anche collegato ad un buon funzionamento del sistema immunitario.
- Combattere lo stress cercando di ricavare il tempo per attività gratificanti, per una moderata ma costante attività fisica (basta una passeggiata all’aria aperta) e praticando tecniche di rilassamento.
E SE NON BASTA?
Possiamo aiutarci con l’impiego di piante dalle proprietà immunostimolanti come l’Echinacea e l’Astragalo.
Gli indiani d’America la consideravano una pianta sacra e ricorrevano all’Echinacea per la cura delle ferite, dei morsi di serpente, per il mal di denti, le tonsilliti ed i raffreddori ma la usavano anche per lavaggi oculari e persino come anestetico!
In Europa venne scoperta dopo le colonizzazioni dell’America e fu il capolino spinoso dei suoi fiori a suggerire alla fine del ´700 il nome di Echinacea: in greco εχίνος (echinos) significa infatti riccio.
In tempi più recenti la tradizione dei nativi americani è stata confermata dai numerosi studi effettuati su questa pianta che hanno dimostrato scientificamente le sue proprietà immunostimolante, antinfiammatoria e cicatrizzante.
Dai questi studi l’Echinacea purpurea si è rivelata essere la specie più attiva, tra quelle più comuni (purpurea, angustifolia e pallida).
L’’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco) ha assegnato all’estratto di Echinacea purpurea un’attività immunobiologica utile sia nella prevenzione che nel trattamento delle malattie da raffreddamento, nonché nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie superiori e delle basse vie urinarie.
La sua attività immunostimolante è di carattere aspecifico (cioè si determina indifferentemente dall’’agente infettivo, batteri, virus, funghi…) ed è stata confermata da prove sperimentali per tutte le frazioni della pianta.
Dagli studi fatti, si è visto che gli estratti delle radici e delle parti aeree dell’Echinacea determinano una stimolazione della produzione, della maturazione e dell’attività delle principali cellule responsabili dei processi immunitari del nostro organismo, in modo particolare quello della fagocitosi (cioè il processo con cui le cellule del nostro sistema immunitario inglobano virus batteri e corpi estranei) ed inoltre stimolano, da parte di queste cellule, la liberazione di interferone ed interleuchine, sostanze che rivestono un ruolo determinante nei processi di difesa del nostro organismo.
Quest’ attività immunostimolante si manifesta sia nella prevenzione, con una riduzione della comparsa di infezioni, che nell’acuto con un accorciamento dei tempi di guarigione ed un’attenuazione dei sintomi.
E’ stato inoltre dimostrato che questa pianta è in grado di opporsi all’azione depressiva sul sistema immunitario tipica degli antibiotici.
Le sostanze chimiche responsabili della sua attività immunobiologica sono molte, soprattutto polisaccaridi, glicoproteine, acido cicorico, echinacoside e achilamidi e come spesso avviene per i rimedi vegetali è la sinergia del fitocomplesso, cioè l’azione combinata dei diversi principi contenuti nella pianta, a dare l’attività finale!
La sua attività immunostimolante è altresì responsabile della principale controindicazione di questa pianta: non deve essere assunta in presenza di malattie autoimmuni che subirebbero un aggravamento.
A rendere l’Echinacea un rimedio fitoterapico d’elezione per i mesi freddi e anche la sua azione antinfiammatoria!
Questa attività si manifesta con un duplice meccanismo: da una parte l’Echinacea induce l’aumento della produzione di glucocorticoidi (sostanze antinfiammatorie prodotte dal nostro stesso organismo) e, dall’altra, pare inibisca l’attività degli enzimi capaci di stimolare la produzione di sostanze endogene che provocano l’infiammazione.
Dalla tradizione medica dell’antica Cina proviene invece l’Astragalo.
Per i greci antichi ἀστράγαλος (astragalos) era la vertebra ed è alla somiglianza dei suoi fiori ad una piccola vertebra che questa pianta deve il suo nome!
Le sostanze contenute nella radice dell’Astragalus membranaceus (saponine, flavonoidi, polisaccaridi) hanno dimostrato avere attività immunostimolante soprattutto nei confronti dei virus rendendo questa pianta un valido rimedio per la prevenzione ed il trattamento di raffreddori, sindromi influenzali e parainfluenzali.
Studi hanno dimostrato che l’estratto di Astragalo è in grado di inibire la replicazione di alcuni virus.
Abbiamo scelto entrambi questi preziosi alleati delle difese immunitarie per formulare VEROIMMUNO della farmacia Favero.
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