Gli oli essenziali sono miscele di sostanze naturali estratte dalle piante.

Sono composti da moltissime sostanze, le più interessanti delle quali rientrano nella categoria chimica dei terpeni, sostanze organiche caratterizzate soprattutto da un deciso profumo e una buona volatilità a temperatura ambiente e spesso un’attività biologica.
In natura ricoprono una funzione difensiva della pianta (dai parassiti, dal sole in eccesso) o sono utilizzati come strumento attivo per attirare insetti impollinatori e per riparare piccole lesioni.
Gli studi riguardanti le loro proprietà hanno inizio in Francia verso la fine dell’Ottocento, mentre il primo diutilizzo terapeutico di una certa rilevanza avviene ad opera del chimico Rene Maurice Gattefosse che sperimenta le proprietà dell’olio essenziale di lavanda sui soldati feriti della Prima Guerra Mondiale.

Data l’enorme varietà dei componenti, l’orizzonte degli usi possibili degli oli essenziali è amplissimo e può essere sommariamente diviso in due grandi branche, che possono anche sovrapporsi:

  • uso diretto all’uomo (AROMATERAPIA)
  • uso diretto all’ambiente

L’aromaterapia si basa sul fatto che i terpeni contenuti negli oli essenziali interagiscono con i recettori olfattivi, vengono assorbiti e passano la barriera ematoencefalica (una barriera funzionale posta tra sangue e sistema nervoso), arrivando così ad agire a livello cerebrale.

Esistono numerosi studi sull’effetto a livello del sistema nervoso centrale dei diversi oli essenziali: la loro azione può essere rilassante, aiutare la concentrazione, ispirare buonumore.

Al di là delle misurazioni scientifiche è un effetto che possiamo riscontrare noi stessi nella vita di tutti i giorni: la frase “l’alfa-pinene è una sostanza antinfiammatoria, broncodilatatrice, ha attività antibiotica ad ampio spettro e inibisce l’acetilcolinesterasi” diventa molto più concreta e apprezzabile se interpretata come “dopo la passeggiata in pineta mi sento meglio, respiro più liberamente e ho la mente più libera”.
Questa sensazione benefica è un effetto diretto della nostra esposizione agli oli essenziali delle conifere.

Possiamo così, a seconda delle nostre necessità utilizzare le proprietà dei vari oli essenziali per pianificare una sorta di arredo olfattivo ed emozionale della nostra casa, scegliendo ad esempio un mix di mandarino, arancio dolce e cannella (peraltro tipico del periodo delle feste) per un effetto positivo sul sistema nervoso e un invito al buonumore, uno di limone, bergamotto ed eucalipto per favorire la concentrazione nell’ambiente in cui si studia o si lavora, si può creare l’ambiente per una una serata romantica con arancio dolce e ylang ylang o una miscela di arancio dolce, legno di cedro e legno di ho per facilitare relax e sonno (per i più piccoli, sotto i tre anni, sono più adatti lavanda e camomilla).

L’effetto fisiologico che gli oli essenziali inducono sul nostro organismo va chiaramente a sovrapporsi alla sfera psicologica: gli odori sono associati ai ricordi e gli aromi legati al cibo (spezie, agrumi, aromi dolci) spesso sono quelli associati all’idea di benessere e relax.

Gli oli essenziali possono essere utilizzati anche a livello ambientale: come già detto, la loro principale azione in natura è di difesa.
Possiamo così sfruttare le loro attività antibatteriche, antivirali e antifungine per integrare e migliorare l’igiene della nostra casa, utilizzando a nostro favore la volatilità di queste sostanze.
La capacità di disperdersi facilmente nell’aria permette infatti l’igienizzazione di zone difficilmente raggiungibili, con una capillarità che difficilmente raggiungiamo nelle pulizie quotidiane.

Per un’azione purificante possiamo diffondere una miscela di eucalipto, timo e chiodi di garofano. In commercio esistono anche prodotti a base acquosa con oli essenziali emulsionati che possono essere spruzzati direttamente su superfici e tessuti, per l’igiene di locali come l’ingresso, zona in cui si concentra la maggior parte di inquinanti e sostanza che portiamo dall’esterno.
La stessa miscela è molto utile anche in cucina, dove spesso l’aerosol di acqua e olio che si forma durante la cottura dei cibi si deposita creando un velo che, in un ambiente già favorevole per umidità e temperatura, facilita la moltiplicazione di batteri e funghi.

Per il bagno che, nonostante l’attenta pulizia, è il luogo dove più facilmente si può sviluppare contaminazione può essere necessaria una miscela ancora più attiva come menta, lemongrass e pino mugo.
Un valore aggiunto di queste miscele è la loro capacità di neutralizzare odori sgradevoli.

Data l’azione diretta su persone e ambienti, è importante che gli oli essenziali che utilizziamo siano di qualità e abbiamo degli strumenti per capire se il prodotto che stiamo scegliendo è di qualità ancora prima di fidarci di chi ce lo sta vendendo.
Innanzitutto sulla confezione deve essere specificato il nome latino della pianta di provenienza, riportante genere e specie, perchè la specie è molto importante nel profilo aromaterapico: gli effetti della Lavanda angustifolia (o vera – rilassante, sedativa e antinfiammatoria) sono molto diversi da quelli della Lavanda ibrida (che per l’alto contenuto di canfora è più usata come espettorante e non adatta a donne in gravidanza e bambini molto piccoli)
Deve essere inoltre indicata la parte della pianta utilizzata per l’estrazione (foglie, fiori, corteccia…), perchè a diverso organo può corrispondere un diverso profilo dell’olio essenziale e ovviamente la dicitura precisa olio essenziale (non essenza, non estratto, ecc. ecc.)

E’ molto importante che l’olio essenziale sia estratto per distillazione in corrente di vapore: questo fa sì che la composizione sia naturale al 100% e che non ci siano componenti estranei all’olio originale.
Quando un olio viene estratto con solventi per risparmiare sui costi, si possono formare degli azeotropi, complessi di molecole indivisibili.
Si rende così impossibile separare del tutto il solvente di estrazione dall’olio essenziale desiderato, con il rischio di inspirare e depositare nei nostri polmoni sostanze tossiche.
Se consideriamo troppo elevato il prezzo del prodotto che stiamo considerando di acquistare, ricordiamo che sia gli effetti aromaterapici, sia quelli igienici sono presenti anche se non percepiamo il profumo: poche gocce possono davvero essere sufficienti per ore.

Se nell’effettuare le pulizie possiamo aggiungere qualche goccia di olio essenziale al prodotto che stiamo usando o alla soluzione con cui diamo l’ultima passata, il modo migliore per ottenere gli effetti aromaterapeutici è la diffusione ambientale con i diffusori a vapore.
Questi apparecchi consentono infatti la diffusione totale e duratura del prodotto nell’ambiente senza che questo venga scaldato, massimizzando così i risultati desiderati.