Le proprietà immunostimolanti dell’Echinacea e dell’Astragalo.

Se vi raccontassimo che il primo medico che scoprì nel 1847 l’importanza di lavarsi le mani prima di visitare un paziente venne osteggiato e ridicolizzato tanto da morire in un manicomio, ci credereste? Beh cercate Semmelweis su google e conoscerete la sua storia.

La medicina è anche storia della medicina e mantenere la distanza, non frequentare luoghi affollati e lavarsi spesso e bene le mani è ancora la prima “difesa” che possiamo mettere in atto contro batteri e virus, esattamente come lo era alla fine dell’800 e non solo ora in tempi di Covid.

E SE NON BASTA?

Il nostro organismo possiede un sistema immunitario, molto complesso ed altamente specializzato, che ha il compito di proteggerci non solo dalle infezioni, ma anche da altre patologie che possono svilupparsi in caso di suo malfunzionamento.

Per mantenere in salute ed efficiente il nostro sistema immunitario è fondamentale impegnarci nell’adottare uno stile di vita sano facendo attenzione a:
preservare il nostro microbiota intestinale mediante l’utilizzo di probiotici. Il microbiota è l’insieme dei batteri che vive nel nostro intestino senza nuocere all’organismo ma piuttosto instaurando con lui una “relazione” di reciproca utilità sostenendolo in molte sue attività biologiche a lui indispensabili in cambio di nutrimento. Il microbiota ha un ruolo centrale nello sviluppo del sistema immunitario e nella modulazione della sua attività, inoltre colonizzando l’intestino svolge una funzione “barriera” impedendo la proliferazione dei batteri patogeni;

  • scegliere un’alimentazione varia e ricca di frutta e verdura che resta fondamentale anche per la salute del nostro sistema immunitario. Esso trarrà beneficio in modo particolare dai prodotti di stagione che guarda caso sono ricchi di vitamina C (come cavolo, verza, broccoli, agrumi) e di zinco (come frutta secca e legumi) entrambi fondamentali per la loro azione di sostegno delle nostre difese;
  • ridurre il consumo di alcoolici: non solo l’abuso cronico ma anche l’esposizione acuta all’alcol e/o il consumo moderato possono causare un disfunzionamento del sistema immunitario aumentando il rischio di contrarre malattie infettive e di sviluppare malattie autoimmuni o tumori;
  • smettere di fumare: il fumo crea nel nostro corpo le condizioni per essere più esposti alle infezioni, “affaticando” così il nostro sistema immunitario e riducendo l’attività delle sue cellule in generale.

Inoltre negli ultimi anni si è compreso che il sistema immunitario “dialoga” con quello nervoso attraverso una comunicazione bidirezionale: l’uno influenza il funzionamento dell’altro!
Per questo un periodo di particolare affaticamento e di stress possono rendere più vulnerabili le nostre difese, quindi è importante anche:

  • dormire a sufficienza e bene!! Un sonno adeguato per qualità e quantità non ci aiuta solo nel recupero delle energie impiegate durante il giorno ma è anche collegato ad un buon funzionamento del sistema immunitario;
  • combattere lo stress cercando di ricavare il tempo per attività gratificanti, per una moderata ma costante attività fisica (basta una passeggiata all’aria aperta) e praticando tecniche di rilassamento.

E SE ANCORA NON BASTA?

Possiamo aiutarci con l’impiego di piante dalle proprietà immunostimolanti come l’Echinacea e l’Astragalo.

Gli indiani d’America la consideravano una pianta sacra e ricorrevano all’echinacea per la cura delle ferite, dei morsi di serpente, del mal di denti, delle tonsilliti e del raffreddore ma la usavano anche per lavaggi oculari e persino come anestetico!
In tempi più recenti la tradizione dei nativi americani è stata confermata dai numerosi studi effettuati su questa pianta che hanno dimostrato scientificamente le sue proprietà immunobiologica, antinfiammatoria e cicatrizzante.
Da questi studi l’Echinacea purpurea si è rivelata essere la specie maggiormente attiva, tra quelle più comuni (purpurea, angustifolia e pallida).

L’’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco) ha assegnato all’estratto di Echinacea purpurea un’attività immunobiologica utile sia nella prevenzione che nel trattamento delle malattie da raffreddamento, nonché nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie superiori e delle basse vie urinarie.

La sua attività immunostimolante è di carattere aspecifico (cioè si determina indifferentemente dall’’agente infettivo, batteri, virus, funghi…) ed è stata confermata da prove sperimentali per tutte le frazioni della pianta.
Dagli studi fatti, si è visto che gli estratti della radice e delle parti aeree dell’Echinacea determinano una stimolazione della produzione, della maturazione e dell’attività delle principali cellule responsabili dei processi immunitari del nostro organismo, in modo particolare quello della fagocitosi (processo biologico nel quale alcune cellule del sistema immunitario letteralmente “mangiano” i microbi) ed inoltre stimolano, da parte di queste cellule, la liberazione di sostenza, le citochine, che fungono da “messaggeri” tramettendo segnali ed innescando attività specifiche all’interno del sistema immunitario.
Quest’ attività immunostimolante si manifesta sia nella prevenzione, con una riduzione della comparsa di infezioni, che nell’acuto con un accorciamento dei tempi di guarigione ed un’attenuazione dei sintomi.
E’ stato inoltre dimostrato che questa pianta è in grado di opporsi all’azione depressiva sul sistema immunitario tipica degli antibiotici con i quali può essere assunta in contemporanea.

La sua attività immunostimolante è altresì responsabile della principale controindicazione di questa pianta: non deve essere assunta in presenza di malattie autoimmuni che subirebbero un aggravamento.

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Questa attività si manifesta con un duplice meccanismo: da una parte l’Echinacea induce l’aumento della produzione di glucocorticoidi (sostanze antinfiammatorie prodotte dal nostro stesso organismo) e dall’altra pare inibisca l’attività di ciclossigenasi e lipossigenasi, due enzimi che stimolano la produzione di sostanze endogene che provocano l’infiammazione.

Dalla tradizione medica dell’antica Cina proviene invece l’astragalo, una leguminosa usata da anni in Oriente per le sue proprietà immunostimolanti, ma anche tonico-adattogene, come terapia complementare nel trattamento di raffreddore ed influenza e per aumentare la resistenza dell’orgaismo nei confronti dei microbi responsabili di queste patologie infettive.
Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che la componente polisaccaridica contenuta nella radice dell’Astragalus membranaceus è in grado di rafforzare il sistema immunitario aumentando la fagocitosi, la differenziazione e maturazione dei linfociti e la risposta anticorpale.
La concomitante azione tonico-adattogena rende questa pianta particolarmente indicata nel potenziare la resistenza dell’organismo nei confronti delle malattie da raffreddamento durante i mesi invernali.

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Qualora si soffra di patologie e/o si stiano assumendo farmaci è importante riferirlo sempre al farmacista e consultarsi con lui prima di assumere qualunque integratore.