E’ una metodica terapeutica che utilizza i tessuti vegetali freschi allo stato embrionale come gemme, giovani germogli ma anche altre parti della pianta in via di accrescimento.
Il gemmoderivato può essere considerato un concentrato di energia biologica potenziale in grado di attivare alcuni processi biologici dell’organismo.
La storia
Negli anni ‘50, il medico belga Pol Henry iniziò lo studio sistematico e la sperimentazione dei gemmoderivati ma l’intuizione delle loro potenzialità fu già ci Paracelso: “vi sono forze diverse nelle gemme, nelle foglie, nei bocci, nei frutti acerbi, nei frutti maturi (…) Quindi si deve rivolgere la propria attenzione dal primo germoglio sopravvenuto all’ultimo giacchè così è la natura (…) Così c’è una maturazione per i piccoli germogli, una per le fronde, una per i fiori, una per i succhi, una per le foglie, una per i frutti”.
Successivamente, negli anni ‘70, il medico omeopata Marc Tétau divenne uno dei maggiori studiosi di gemmoderivati dal punto di vista clinico: egli li impiegò come metodo terapeutico ispirandosi ai principi del drenaggio omeopatico ovvero di quella pratica terapeutica che, promuovendo l’eliminazione delle tossine attraverso gli organi emuntori (fegato, reni, intestino e pelle, pone l’organismo nelle condizioni di recuperare un equilibrio alterato e di rispondere in modo migliore alla terapia.
 
Cosa fa
A seconda del preparato con la gemmoterapia vengono trattati i diversi apparati ed organi aumentando le loro difese tissutali e ristabilendo i metabolismi locali alterati.
Con l’analisi dei tessuti vegetali embrionali è stato possibile evidenziare i loro principali costituenti: auxine e giberelline (ormoni vegetali responsabili dell’accrescimento della pianta), fattori di crescita, enzimi, proteine ed acidi nucleici (DNA e RNA).
Soprattutto auxine e gibberelline  promuoverebbero l’azione drenante e di stimolazione del sistema reticolo-endoteliale che insieme ai globuli bianchi ha un ruolo importante nel difendere il nostro organismo dagli agenti patogeni.
Si è potuto anche constatare che numerosi tra questi principi attivi, contenuti in quantità elevata  nelle gemme, spesso sono presenti solo in tracce nelle piante adulte.