ALLERGIA E POLLINI
Rinite allergica: la guida completa per affrontare il “raffreddore da fieno”
Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia, ma per milioni di italiani inizia la stagione della rinite allergica. Conosciuta un tempo come “raffreddore da fieno”, questa condizione colpisce un italiano su dieci e può rendere le giornate all’aperto un vero incubo. A differenza di un normale raffreddore, la rinite allergica non è causata da un virus, ma da una reazione anomala del nostro sistema immunitario ai pollini, sostanze innocue per la maggior parte delle persone.
Cosa succede al corpo di chi è allergico?
Nei soggetti allergici, i pollini agiscono come allergeni, scatenando una risposta immunitaria eccessiva. Il corpo produce anticorpi specifici (IgE) che, reagendo con l’allergene, rilasciano istamina. È proprio l’istamina a causare i sintomi più comuni della rinite allergica:
- Starnuti frequenti
- Prurito a naso, occhi e gola
- Occhi che lacrimano e naso che cola
- Congestione nasale e difficoltà a respirare
Spesso, chi ne soffre riconosce immediatamente i sintomi e raramente li confonde con un comune raffreddore. Un segnale distintivo è la febbre, che non è un sintomo della rinite allergica, ma può essere un campanello d’allarme per altre infezioni. Se sei in dubbio, parlane sempre con il tuo medico curante.
Bollettino dei pollini: quando il “meteo” non è favorevole
I pollini più allergenici provengono solitamente da piante prive di fiori, la cui impollinazione è affidata al vento. Questi pollini sono prodotti in grandi quantità, sono molto piccoli e possono viaggiare per lunghe distanze. In Italia, una rete di monitoraggio dedicata, coordinata dall’Associazione Italiana di Aerobiologia, pubblica bollettini settimanali sui pollini che indicano la loro concentrazione nell’aria. Questo strumento è fondamentale per chi soffre di allergia, perché permette di pianificare le attività all’aperto in base ai livelli di polline.
Consigli per gestire i sintomi in caso di allergia ai pollini
Anche se è difficile evitare completamente i pollini, alcune precauzioni possono aiutarti a ridurre i sintomi dell’allergia:
- Evita parchi e prati durante le giornate ventose e soleggiate, quando la concentrazione di pollini è più alta.
- Quando sei all’aperto, indossa gli occhiali da sole per proteggere gli occhi e ridurre l’esposizione ai pollini.
- Dopo essere stato fuori, cambia i vestiti e lavati mani e viso. Anche lavarsi i capelli aiuta a rimuovere i pollini depositati.
- Tieni le finestre chiuse di giorno e arieggia la casa preferibilmente di notte, quando la concentrazione di pollini è più bassa.
- Mantieni un’umidità ottimale in casa ed evita fumo, profumi e sostanze irritanti.
- Esegui lavaggi nasali regolari con una soluzione salina per rimuovere gli irritanti.
- Considera l’uso di probiotici (in particolare ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium), che secondo alcuni studi possono aiutare a riequilibrare la risposta immunitaria e a ridurre i sintomi della rinite allergica.
Attenzione alle allergie crociate: l’allergia che dai pollini arriva invece “dal piatto”
Se soffri di rinite allergica, potresti anche essere a rischio di allergie crociate. Questo fenomeno si verifica quando il tuo sistema immunitario reagisce a proteine simili presenti sia nei pollini che in alcuni alimenti vegetali. Questa condizione, nota come “sindrome orale allergica” (SOA), può causare prurito, gonfiore e vesciche in bocca subito dopo aver mangiato l’alimento “incriminato”.
È importante informarsi sugli alimenti a rischio di allergia crociata, specialmente durante il periodo in cui il polline a cui sei allergico è più presente nell’ambiente.
Pollini e alimenti associati:
- Ambrosia e artemisia: banana, anguria, melone, camomilla, zucca e sedano.
- Betulla: mela, pesca, albicocca, nocciole, mandorle, carota e sedano.
- Graminacee: melone, anguria, agrumi, kiwi, pomodoro, pesca e ciliegia.
- Parietaria: basilico, piselli, more di gelso, melone e ciliegia.
Una maggiore consapevolezza su rinite allergica e allergie crociate può aiutarti a gestire meglio i sintomi e a vivere la primavera con più serenità. Se hai dubbi o vuoi un consiglio personalizzato, parlane con il tuo medico o farmacista di fiducia.