MENOPAUSA E TERAPIA CON ORMONI BIOIDENTICI

Lo scopo di questa newsletter è puramente divulgativo. I temi trattati hanno lo scopo di portare a conoscenza argomenti che devono essere approfonditi e trattati dal proprio medico specialista, per individuare l’eventuale terapia personalizzata più opportuna.

La menopausa rappresenta la definitiva scomparsa dei cicli mestruali dovuta all’esaurirsi della funzione ovarica (ovulatoria e produttrice di estrogeni, i principali ormoni ovarici femminili). Tutte le donne possiedono un corredo di ovociti che, con il passare degli anni, si riduce progressivamente attraverso l’ovulazione mensile.

Non si tratta di una patologia, ma di una fase fisiologica della vita di ogni donna che corrisponde al termine dell’età fertile.

Si può parlare di menopausa dopo dodici mesi consecutivi di amenorrea (mancanza del ciclo mestruale) per la quale non sia stata evidenziata un’altra causa fisiologica o patologica dall’ultimo ciclo mestruale.

L’età della menopausa varia da donna a donna, mediamente inizia attorno ai cinquant’anni. Si definisce menopausa precoce quando si manifesta prima dei quarantacinque anni d’età, mentre la menopausa indotta si verifica quando la donna subisce la rimozione chirurgica di entrambe le ovaie o quando vi è una soppressione iatrogena della funzione ovarica causata dalla chemioterapia o dalla radioterapia.

L’insieme delle 3 fasi pre-menopausa, menopausa e post-menopausa sono definite con il termine climaterio.

I sintomi dell’climaterio possono differire da donna a donna:

L’iniziale deficit estrogenico altera e compromette la funzione di alcune aree cerebrali con la comparsa di disturbi vasomotori (vampate,sudorazioni, tachicardia, cefalea, palpitazioni), di secchezza delle mucose associata a cistiti recidivanti e vulvodinia e di disturbi psico-affettivi (ansia, irritabilità, disturbi dell’umore, insonnia). Successivamente la carenza estrogenica altera e compromette le funzioni metaboliche, sistema cardiovascolare, l’apparato muscolo-scheletrico con lo sviluppo di quadri clinici patologici.

La mancanza di estrogeni cui la donna è soggetta in menopausa è infatti responsabile anche di alcune modificazioni che, a volte, possono manifestarsi attraverso vere e proprie malattie. La donna in menopausa, pertanto, ha un più alto rischio di sviluppare: malattie cardiovascolari, aterosclerosi, ipertensione arteriosa, osteoporosi, sovrappeso od obesità, sindrome metabolica.

La comparsa della sintomatologia iniziale, ma ancor più la compromissione metabolica, infiammatoria e degenerativa successiva, sono influenzate dallo stile di vita, dall’alimentazione e dall’attività fisica, ma è la prevenzione e la cura di tali cambiamenti a realizzare un ageing attivo e in buona salute.

Durante il periodo della post-menopausa possono esaurirsi alcuni sintomi (es. vampate), ma ne possono comparire altri (diminuzione della capacità cognitive, disturbi dell’umore, diminuzione della libido).

La diagnosi di menopausa è generalmente effettuata dal medico ginecologo che, lavorando in modo personalizzato è in grado di dare indicazioni sullo stile di vita e somministrare terapie disturbo-specifiche.

In alcuni casi il ginecologo può prescrivere la terapia ormonale sostitutiva (TOS), ossia farmaci con obbligo di prescrizione in grado di alleviare gli effetti negativi della menopausa. I principali ormoni utilizzati nella TOS sono gli estrogeni e i progestinici.

La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è la più efficacie nel trattamento della sindrome climaterica ma, come per tutte le terapie farmacologiche, comporta dei rischi.

I più frequenti sono: gli incidenti vascolari e il tumore alla mammella. Nonostante la probabilità di comparsa sia molto bassa, La decisione di intraprendere il trattamento dipende dalla eventuale presenza di altri fattori di rischio per le stesse malattie (ISS 2020).

Il grado di rischio inoltre è influenzato dal tipo di terapia ormonale sostitutiva effettuata, dal tipo di farmaco, dalla durata del trattamento, dalla via di somministrazione e dal fattore temporale, ossia dal tempo trascorso dall’inizio della menopausa.

 

ORMONI BIOIDENTICI

Gli ormoni sono sostanze che trasmettono “segnali” da una cellula all’altra e tramite questa funzione di messaggio chimico modulano il metabolismo e l’attività di tessuti e organi.

Il termine “bioidentico” è spesso mal interpretato e induce a confusione le pazienti: chiariamo quindi il significato di questo termine anche per capire le differenze nell’ambito di una terapia ormonale sostitutiva tra HRT (hormone replacement therapy) e BHRT (bioidentical hormone replacement therapy).

Gli ormoni bioidentici derivano da sostanze di origine vegetale (la diosgenina, estratta dalla dioscorea villosa e dalle patate dolci, e la stigmasterina derivata dalla soia), che vengono trasformate in laboratorio in ormoni con la stessa struttura chimica e molecolare di quelli prodotti dal corpo umano e che non possono essere oggetto di brevetto commerciale. Il nostro organismo li riconosce come propri, in quanto sono in tutto e per tutto uguali agli ormoni prodotti dal corpo umano.

Viceversa, la ricerca farmaceutica è finalizzata alla realizzazione di principi attivi ad azione ormonale più performante e quindi modificati rispetto alla struttura dell’ormone stesso.

Si possono utilizzare sia in età fertile che in menopausa, nel primo caso nelle alterazioni dei cicli mestruali, nel secondo come terapia sostitutiva. La terapia con ormoni bioidentici può essere prescritta con lo scopo di sostegno nella fase di premenopausa. E’ una medicina funzionale e modulabile e va utilizzata in modo personalizzato, con prescrizione medica.

Il loro impiego non è privo di rischi, ma è sicuramente più rispettoso della fisiologia in quanto si tratta di molecole note al nostro organismo che ne riconosce le vie metaboliche e meccanismi di regolazione.

La terapia ormonale sostitutiva con ormoni bioidentici è sicuramente una terapia che sta riscuotendo una notevole attenzione essendo una terapia efficace, ben tollerata, ed estremamente maneggevole.

Il trattamento con ormoni bioidentici prevede diverse vie di somministrazione, le quali possono essere adattate alle specifiche caratteristiche ed esigenze cliniche della paziente. Questi preparati in ogni caso devono essere modulati singolarmente per ogni paziente e preparati seguendo una ricetta medica magistrale.

Dobbiamo sottolineare che l’allestimento dei farmaci galenici è controllato attentamente dal farmacista preparatore, unico responsabile di tutto l’iter di preparazione e di controllo della qualità finale del farmaco. Il professionista deve seguire le Norme di Buona Preparazione (NBP) riportate nella Farmacopea Ufficiale Italiana (FUI), l’aderenza a queste misure è sinonimo di garanzia della qualità, inoltre tutte le preparazioni prodotte in farmacia devono essere sottoposte a rigorosi controlli che ne attestino la corretta preparazione

Nella BHRT gli ormoni possono essere assunti:

  • per via transdermica (gel, creme o cerotti)
  • per via vaginale (gel e ovuli)
  • in forma orale mediante capsule.

Quest ultima via di somministrazione però è scarsamente utilizzata per motivi di sicurezza.

Gli ormoni bioidentici possiedono un elevato grado di sicurezza perché:

  • Hanno esattamente la stessa formula chimica degli ormoni di origine naturale e il corpo li riconosce come sostanze proprie.
  • Vengono detossificati più facilmente dei “farmaci” ad azione ormonale.
  • Vengono usate vie di somministrazione (transdemica) che hanno la possibilità bypassare il fegato. Gli ormoni sessuali, infatti, essendo lipofili e di piccole dimensioni attraversano le cellule cutanee entrando in circolo più velocemente e in modo continuo. La concentrazione ormonale sanguigna è così più stabile nel tempo.

 

 

QUALI SONO GLI ORMONI BIOIDENTICI?

 

ESTRADIOLO: normalmente prodotti dall’ovaio in modo ciclico, sono gli ormoni femminili per eccellenza, si usano inassociazione con altri ormoni bioidentici in una terapia sostitutiva più delicata di quella classica.

ESTRIOLO:è dotato di una debole azione estrogenica per cui ha minori effetti collaterali dell’estradiolo. Questo è il motivo per cui è preferito ed utilizzato nelle preparazioni galeniche.

E’ efficace nel contrastare i sintomi della menopausa, riduce la sintomatologia vasomotoria e migliora l’atrofia genito-urinaria. Nel lungo periodo l’estriolo determina miglioramento dell’assetto lipidico, con aumento dei livelli del colesterolo HDL e riduzione dei livelli di LDL. Non influenza la pressione arteriosa ed il rischio trombo-embolico è minore se confrontato con quello degli altri estrogeni

PROGESTERONE: è l’ormone che “controregola” gli estrogeni durante l’età fertile. Si usa in molte alterazioni del ciclo in età fertile e durante la menopausa in associazione con gli estrogeni. Il progesterone bioidentico nella terapia ormonale sostitutiva si associa agli estrogeni per ridurre il rischio di cancro dell’endometrio.

Il progesterone bioidentico si lega solo ai recettori del progesterone e ha effetti sovrapponibili a quelli del progesterone prodotto dal corpo umano a differenza dei progestinici che invece si legano anche ad altri recettori con effetti collaterali come ritenzione idrica, mastodinia, aumento del peso corporeo.

DHEA: prodotto in età fertile dalle ghiandole surrenali e dall’ovaio, è l’ormone conosciuto in particolare per le formulazioni antiaging: stimola e regola la produzione di altri ormoni, si usa anche durante le fecondazioni in vitro.

TESTOSTERONE: è l’ormone complice della sessualità, importantissimo anche nell’uomo, Viene utilizzato in menopausa in formulazioni transdermiche sulla vulva e/o sull’area clitoridea.