Zecche: Cosa Sono e Perché la Loro Presenza È in Aumento
Con l’arrivo della bella stagione, e sempre più precocemente a causa del riscaldamento globale, ricompaiono le zecche. Questi parassiti, amanti del caldo e dell’umidità, sono più attivi nei mesi estivi, ma il loro periodo di attività si sta allungando.
Negli ultimi anni, la loro presenza è aumentata non solo in montagna, ma anche in pianura e nelle città. Non è raro, infatti, imbattersi in una zecca persino nel giardino di casa o in un parco cittadino.
Le zecche sono ectoparassiti (vivono all’esterno dell’ospite), artropodi (con zampe articolate) ed ematofagi (si nutrono di sangue), appartenenti alla classe degli Arachnidi, come acari, ragni e scorpioni. Il loro ciclo di vita, dalla schiusa delle uova, si sviluppa in tre stadi: larva, ninfa e adulto. Per passare da uno stadio all’altro e, per le femmine, per la maturazione delle uova, è necessario un pasto di sangue. Per questo motivo, vengono trasportate da animali selvatici e domestici. Le loro dimensioni variano a seconda dello stadio di sviluppo.
Le ninfe e gli adulti si arrampicano sulla vegetazione, come steli d’erba e cespugli, aspettando un ospite. Rilevano la sua presenza tramite segnali chimici o termici, grazie a un organo posto sulle zampe che percepisce anidride carbonica, ammoniaca, acido lattico e movimento.
Una volta sull’ospite, la zecca si attacca conficcando il rostro (l’apparato boccale) nella pelle e inizia a nutrirsi, alternando suzione e rigurgito. Il morso è indolore, poiché il parassita secerne una sostanza anestetica.
I Pericoli del Morso di Zecca: Morbo di Lyme e TBE
Di per sé, il morso della zecca non è pericoloso. Il rischio, però, deriva dai microrganismi che possono essere trasmessi all’ospite durante il “pasto” di sangue. Le malattie più temute sono il Morbo di Lyme e la TBE (encefalite da zecca).
- Morbo di Lyme: È causato dal batterio Borrelia, trasmesso dalla zecca dopo essersi nutrita su un mammifero infetto. I sintomi iniziali includono il caratteristico eritema migrante, spesso accompagnato da stanchezza, febbre, brividi e mal di testa. A distanza di mesi o anni, possono manifestarsi disturbi neurologici, miocardici e artritici.
- TBE (encefalite da zecca): Causata da un virus, questa infezione spesso non presenta sintomi o sono lievi e trascurabili (nel 70-80% dei casi). Tuttavia, nel restante 20-30%, a 3-28 giorni dal morso, possono comparire sintomi influenzali (febbre alta, forte mal di testa, dolori muscolari e articolari). Dopo un breve miglioramento, può iniziare una fase grave con disturbi del sistema nervoso centrale che possono portare a conseguenze permanenti e invalidanti. Contro la TBE è disponibile un vaccino gratuito nella nostra regione, somministrato in tre dosi nell’arco di un anno, con una copertura di 3 anni.
Come Prevenire i Morsi di Zecca: Abbigliamento e Repellenti
Per evitare i morsi, è utile prendere alcune precauzioni quando si decide di fare una passeggiata nella natura.
Prima dell’escursione:
- Indossa un abbigliamento chiaro (per individuare facilmente le zecche) che copra il più possibile il corpo: camicia a maniche lunghe, pantaloni lunghi infilati nei calzini e scarpe alte alla caviglia.
- Nelle aree a rischio, applica repellenti specifici per zecche sulla pelle esposta e sui vestiti, seguendo scrupolosamente le istruzioni.
Durante la passeggiata:
- Cammina al centro dei sentieri.
- Evita di sederti o sostare nell’erba alta o vicino a cespugli e vegetazione incolta.
Al rientro a casa:
- Spazzola vestiti e zaini prima di entrare.
- Lavati accuratamente e controlla tutto il corpo (meglio se con l’aiuto di un’altra persona) prestando attenzione a schiena, cuoio capelluto, parti intime e zona dell’ombelico.
Repellenti per Zecche: Quali Scegliere e Come Usarli
In commercio esistono repellenti efficaci contro le zecche, da applicare sulla pelle. I più comuni sono a base di DEET (il più efficace) e icaridina (il meno irritante). La durata della protezione dipende dalla percentuale di sostanza contenuta.
È consigliabile spruzzare questi repellenti anche su indumenti e calzature. Tuttavia, per questo scopo, la permetrina è la sostanza più adatta: non macchia, è quasi inodore e resiste a luce, calore e acqua. Attenzione: la permetrina è anche un insetticida e non deve essere applicata sulla pelle, ma solo su vestiti e attrezzatura (scarponi, tende, zaini). Dopo l’applicazione, lascia arieggiare i tessuti per almeno 3 ore (meglio una notte intera). La sua efficacia dura fino a 6 settimane, anche dopo diversi lavaggi.
Ho Trovato una Zecca: Cosa Fare?
Se trovi una zecca attaccata al corpo, è fondamentale rimuoverla subito, poiché la probabilità di infezione aumenta con il tempo di permanenza del parassita.
Come rimuoverla correttamente:
- Non usare sostanze oleose o irritanti, che potrebbero indurre il parassita a rigurgitare, aumentando il rischio di infezione.
- Proteggi le mani e usa una pinzetta (ne esistono di specifiche in commercio).
- Afferra la zecca il più vicino possibile alla pelle e tira delicatamente senza strappi, facendo attenzione a non schiacciarla.
- Una volta rimossa, disinfetta l’area con un prodotto non colorante, per poter notare eventuali arrossamenti.
Dopo la rimozione:
- Elimina la zecca bruciandola o incollandola su un pezzo di nastro adesivo da buttare.
- Annota la data e la località del morso.
- Osserva quotidianamente la zona del morso per 30-40 giorni, controllando l’eventuale comparsa di segni di infezione.
- In caso di arrossamento, febbre, stanchezza o altri sintomi simil-influenzali, contatta subito il tuo medico e riferisci la data e il luogo del morso.
Le informazioni contenute in questo articolo non sostituiscono il parere e le spiegazioni del tuo medico curante.