Articolo tratto da Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/home.html
Alcuni pregiudizi e falsi miti in medicina possono mettere a rischio la nostra salute. Per questo motivo, è importante informarsi bene e sapere quali sono i miti che molti credono veri, ma che non trovano fondamento nella realtà.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle credenze più diffuse sul vaccino antinfluenzale.
Falso mito 1 – L’influenza non è una malattia seria quindi non ho bisogno del vaccino
Ecco perché è falso:
L’influenza è una
malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in
alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Più
di 650 mila persone, nel mondo, muoiono ogni anno di influenza.
I sintomi tipici dell’influenza sono: insorgenza improvvisa di febbre alta,
tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni: mal di testa, brividi, perdita
di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea,
vomito e diarrea, specialmente nei bambini. Alcune fasce di popolazione, come i
bambini piccoli e gli anziani, possono essere più a rischio di gravi
complicanze influenzali, come polmoniti e peggioramento delle condizioni
fisiche.
Falso mito 2 – Il vaccino antinfluenzale può farmi contrarre l’influenza
Ecco perché è falso:
Il vaccino
antinfluenzale contiene virus inattivati; i virus, cioè, sono stati trattati in
modo tale da non essere attivi e, quindi, non possono far ammalare. I vaccini
inattivati, somministrati per mezzo di iniezione intramuscolare, possono
causare comunemente reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di
iniezione e, meno spesso, febbre, dolori muscolari o articolari o mal di testa.
Questi sintomi generalmente sono modesti e non richiedono cure mediche,
risolvendosi con trattamenti sintomatici (antifebbrili, analgesici) nel giro di
un paio di giorni. Febbre, dolori e mal di testa possono manifestarsi più
frequentemente nei bambini e ragazzi rispetto alle persone anziane.
Falso mito 3 – Il vaccino antinfluenzale può causare malattie croniche o la sindrome di Guillain Barrè (GBS)
Ecco perché è falso:
I dati attuali
indicano che i vaccini antinfluenzali non inducono nei vaccinati alcuna
malattia cronica così come non ne aggravano il decorso quando queste sono
preesistenti alla vaccinazione.
I casi di GBS si verificano comunemente in seguito ad un’infezione
gastrointestinale o un’infezione respiratoria acuta tra cui l’influenza, per
cui la vaccinazione antinfluenzale può effettivamente ridurre il complessivo rischio
di GBS, prevenendo l’influenza. I dati sull’associazione tra GBS e vaccinazione
antinfluenzale stagionale sono variabili e incoerenti in tutte le stagioni
influenzali. Se c’è un aumento del rischio di GBS dopo la vaccinazione
antinfluenzale è piccolo, nell’ordine di uno o due casi di GBS aggiuntivi per
milione di dosi di vaccino antinfluenzale somministrati. Alla luce delle
evidenze disponibili l’immunizzazione annuale con il vaccino influenzale è
un’importante pratica di sanità pubblica, che deve essere continuata e
incoraggiata per prevenire la morbosità e la mortalità di questa importante
malattia.
Falso mito 4 – Mi sono vaccinato e ho contratto l’influenza, quindi il vaccino non funziona
Ecco perché è falso:
I vaccini per l’influenza stagionale sono studiati per proteggere contro l’infezione e la malattia causata dai virus influenzali che la comunità scientifica indica come i più probabili responsabili della stagione influenzale. I vaccini antinfluenzali NON proteggono invece da infezioni e malattie causate da altri virus che possono dare sintomi simili all’influenza (cosiddette sindromi para-influenzali). Durante la stagione influenzale circolano, infatti, molti altri virus: rinovirus (causa del “raffreddore comune”), virus respiratori sinciziali (causa più frequente di sindrome respiratoria grave nella prima infanzia e importante causa di morte da patologia respiratoria nei soggetti con 65 anni e più) ma anche i virus responsabili della cosiddetta influenza intestinale.
Falso mito 5 – Mi sono vaccinato contro l’influenza o ho contratto l’infezione lo scorso anno quindi non posso prenderla anche quest’anno
Ecco perché è falso:
La protezione indotta dal vaccino comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e dura per un periodo di sei/otto mesi per poi decrescere. Per tale motivo, e poiché i ceppi virali in circolazione possono mutare, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale, anche quando la composizione dei vaccini rimane invariata rispetto alla stagione precedente.
Falso mito 6 – Sono in gravidanza quindi non dovrei vaccinarmi contro l’influenza
Ecco perché è falso:
La vaccinazione
antinfluenzale è raccomandata alle donne che si trovano nel secondo e terzo
trimestre di gravidanza, in quanto protegge sia la mamma, riducendo il rischio
di ricovero almeno del 50%, che il bambino, riducendo significativamente i casi
di malattia e di otite nei primi due mesi di vita.
Nel primo trimestre di gravidanza, in assenza di condizioni mediche
predisponenti, che rendano imperativa la vaccinazione antinfluenzale, questa
deve essere subordinata ad una attenta valutazione da parte del medico curante.
Falso mito 7 – Gli antibiotici possono curare l’influenza
Ecco perché è falso:
Gli antibiotici sono efficaci solo contro malattie di origine batterica e risultano totalmente impotenti nei confronti di una malattia virale, come l’influenza. L’uso inappropriato di tali farmaci potrebbe, inoltre, essere controproducente, in quanto potrebbe rendere la loro azione inefficace, qualora la loro assunzione fosse realmente necessaria. La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza.